I Grandi Rastrellamenti Nazi-fascisti dell’Estate-Autunno 1944 Nel Vicentino

Belvedere – Timpano – Hannover – Piave

ATTENZIONE!!!

N. B. Le copie cartacee del presente volume sono terminate, ma è possibile qui scaricarlo integralmente, eccetto per ora, le quattro mappe topografiche dei rastrellamenti.

Per la ricchezza delle fonti d’archivio e l’ampiezza della bibliografia utilizzata, al fine di non appesantire eccessivamente il volume si è scelto di pubblicare in cartaceo solo quelle ritenute fondamentali. Per eventuali approfondimenti si rimanda quindi all’elenco completo qui scaricabile.

Anche per gli indici dei nomi, dei luoghi, dei reparti, nonché del “Correggi errori” di testo e mappe topografiche, si rimanda agli elenchi qui scaricabili.

Infine, le foto utilizzate nel volume provengono dall’Archivio del Centro Studi Storici “Giovanni Anapoli e Francesco Urbani Pat”, già di archivi privati. Quelle contrassegnate con ● sono conservate dal Bundesarchiv di Koblenz, Fond Polizeidienststellen in Italien – Archivio Federale di Coblenza, Fondo Dipartimenti di Polizia in Italia; le foto non originali dell’epoca e provenienti da ricostruzioni storiche, e contrassegnate ●●, sono state inserite al solo fine di rendere vivo il racconto.

Per l’aggiornamento dei Caduti nel “Massacro del Grappa”, vai a:

8 settembre 1943 – 9 maggio 1945Il Cronistorico e le vittime della Guerra di Liberazione nel Vicentino

SECONDO VOLUMEGiugno–Settembre 1944: dall’estate partigiana ai grandi rastrellamentischeda: 20-29 Settembre 1944: Operazione “Piave” (Pedemontana e Massiccio del Grappa). Scaricabile da questo sito.

Per gli altri approfondimenti, scarica qui:

Per “I grandi rastrellamenti nazi-fascisti dell’estate-autunno 1944 nel Vicentino”, scarica qui:

Romano Dal Lago

Scarica il file PDF qui: ROMANO DAL LAGO

ROMANO DAL LAGO
(1908-2010)
Romano proviene da una famiglia di artigiani del ferro, che nei primi anni dell’800 si sono
spostati dal Lago di Fimon, dove avevano una officina meccanica, prima a Sarcedo e poi a Preara di Montecchio Precalcino …

IL GRAPPA e il revisionismo storico

Recensioni di Pierluigi Dossi 

     Dopo Eccidi sul Monte Grappa, Eccidio di Carpanè e Brigate partigiane sul Massiccio del Monte Grappa, con Vite spezzate, pensavamo che con la “Tetralogia Bassanese” avessimo toccato il fondo, ma così non è stato.

La collana viceversa si è arricchita e sono entrati ufficialmente nel gruppo altri “storici”. Infatti, dopo la pubblicazione di Una famiglia in fuga di Francesco e Benito Gramola, altre opere hanno fatto capolino nel panorama storiografico. Opere come Casàri, disertori e renitenti sul Grappa di Gianandrea Borsato e Benito Gramola e Vite violate nella Lotta di Liberazione Vicentina, ancora di Benito Gramola.

Libri che ancora una volta vi invitiamo sinceramente a leggere, non fosse altro perché vi rendiate conto di persona che con la loro narrazione molto gesuitica, con ipocrisie, sottintesi, facilonerie, inesattezze storiche anche gravi, sono in realtà testi “revisionistici”, una narrazione tossica sulla Resistenza, che da un lato prova a screditala, se non a criminalizzarla, e dall’altro propone riabilitazioni anche infami.

Di seguito, scaricabili, le prime due recensioni pubblicate:

Una trappola per i Comandanti

Venerdì 27 aprile 1945 – La “NASSA”: una trappola per i Comandanti della
Divisione partigiana “Monte Ortigara”

     Sino a oggi le ricostruzioni della tragica morte dei Comandanti della Divisione partigiana “Monte Ortigara”, l’ing. Giacomo Chilesotti “Nettuno-Loris” l’ing. Giovanni Carli “Ottaviano-Alfa”, e di quella dello studente universitario Attilio Andreetto “Sergio”, hanno sempre ruotato attorno a due “verità” contrapposte: …

12 agosto 1944 – Il rastrellamento di Montecchio Precalcino

     La sera dell’11 agosto 1944, l’ex Maresciallo Capo e comandante della Stazione dei Carabinieri Reali di Dueville Benedetto Rauso, ora aiutante capo e comandante il Distaccamento della GNR, raggiunge in bicicletta la canonica di Montecchio Precalcino per avvisare il parroco e il cappellano don Giovanni Marcon che all’alba sarebbe scattato un rastrellamento nazi-fascista.   Anche Italo Mantiero “Albio”, della Brigata partigiana “Mazzini”, “informato dalle staffette Gianna Moretti e Nora Candia, da Vicenza”, si precipita quella sera a casa di Francesco “Checheto” Maccà, accompagnato da Silvano De Lai “Sandro”, per avvertirlo del medesimo pericolo.

L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943/1945 – Il Vicentino

Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia  e l’ Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Vicenza “Ettore Gallo”

www.straginazifasciste.it

Convegno:

ATLANTE DELLE STRAGI NAZISTE E FASCISTE IN ITALIA NEL 1943 – 45 La MAPPA DEL VICENTINO

Vicenza, 26 aprile 2016 – Sala Stucchi di Palazzo Trissino

 

scarica file pdf qui: Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia